Descrizione: Dipendenza dal consumo di una sostanza psicoattiva o medicamento.
Senso biologico: Recuperare qualcosa che si è perduto internamente, attraverso l'uso di sostanze esterne. Non riuscendo a recuperare ciò che si cerca, si ripete l'uso di sostanze a tempo indeterminato. Le dipendenze sono sempre conflitti con la figura materna, la nostra primaria dipendenza e la più importante nella vita. Ciò verso cui mostriamo dipendenza ci riporta a quell'amore, riconoscimento e protezione di cui abbisognavamo e che abbiamo perduto, o che mai abbiamo ottenuto (in tal caso la dipendenza è solitamente più compulsiva). Tutte le dipendenze tentano di evitare il contatto con l'emozione che soggiace a tale conflitto. Per proteggerci ci creiamo artificialmente una emozione succedanea che termina appena la sostanza esterna o comportamento esterno viene a mancare. Le droghe offrono una percezione diversa della realtà, per cui crediamo di accedere ad una nuova realtà. Fuggire da questo mondo per accedere ad un altro che posso gestire meglio.
Conflitto: Non mi piace la realtà senza l'amore di mamma e fuggo da essa e da questo mondo che non comprendo. Alcool: vedi Alcolismo. Cocaina: Ottenere potere personale (interno) da una sostanza esterna. Stimolare il centro mesolimbico del compenso, per potere ottenere il permesso (dal padre) per poter realizzare certe azioni, compiti o movimenti. Marijuana: Droga della "madre" (Maria, sale della "madre" terra che si consuma al naturale). Hashish: Conflitti legati ad assassinii e alle guerre. Eroina: Dona l'impressione di grande energia ed ottimismo. Conflitto dell'eroe, che non si è. Conflitto di separazione dal sesso. Morfina: Non sopporto la sofferenza.
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